Musica: UN FENOMENO -TIPICAMENTE- ITALIANO …,

Una interessante disamina del mondo dello spettacolo musicale in Italia e in Umbria, in 3 puntate

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UN FENOMENO “TIPICAMENTE” ITALIANO …, ed attualmente UMBRO nello SPECIFICO!!!
E’ incredibile signori …, non esiste, così marcato, in nessuna parte del mondo, e la nostra minuscola Umbria (specialmente la provincia di Perugia), con le sue innumerevoli sagre e feste paesane varie, detiene il triste ed indecoroso primato …

In molti, da tempo, cominciano a lamentarsi e a denunciare le ignobili farse delle finte “orchestracce” in rigoroso PLAYBACK che infestano e monopolizzano i palchi centrali delle feste, ma nessuno fa nulla di concreto per invertire questo vergognoso trend ed il fenomeno si sta espandendo fino al punto da non consentire l’esibizione di spettacoli alternativi.
La “sagre” paesane, giustificate dalla definizione “evento culturale-ricreativo” e per questo patrocinate e permesse dalle istituzioni, si stanno allontanando dalle loro specifiche finalità, e, di conseguenza, stanno perdendo ogni ragion d’essere, in quanto si stanno trasformando in eventi meramente ed esclusivamente “ludici” che addirittura sbeffeggiano e dileggiano la cultura in senso lato.

Gli eventi di piazza sono ormai ostaggio di una popolazione arrogante, di un’età piuttosto avanzata, probabilmente delusa ed annoiata dalla routine di vite matrimoniali grigie e scialbe, in fuga dai problemi economici e professionali, che si riversano in massa in “scuole di ballo” (!!!) gestite da maestri improvvisati e ciarlatani, che inventano continuamente “nuovi balli” pecorecci e goffe movenze (semplicissimi in realtà) da ripetere automaticamente, compulsivamente in gruppo per ore, ordinati ed allineati, sempre gli stessi passi, ripetitivi, ossessivamente …; è un “branco” che balla …, anzi NON balla (perché la danza è un’altra cosa), ma “deambula” in una sorta rito collettivo di automi che finiscono per diventare completamente dipendenti ed irretiti da quello che da semplice svago diviene l’unico scopo per dar senso alle proprie squallide esistenze.

E’ una strana “popolazione” …, insofferente, intollerante, spesso maleducata …, che non accetta altro che ciò che crede migliore in fatto di musica (se di musica si può parlare), che contesta e fischia chiunque si presenti su di un palco a proporre qualcosa di diverso, senza ascoltare neanche una nota …, che si infiltra nei comitati delle feste per imporre programmi ed orchestre graditi al resto del branco. Sono una minoranza in realtà, ma riempiendo le piste da ballo e, boicottando tutto ciò che non gradiscono, si fanno passare per la “schiacciante” maggioranza …; è così che le feste sono state monopolizzate da questo target musicale 10 sere su 10 …, non si sente altro che le solite litanie e gli stessi ritmi …, le CUMBIE!!! (4/4 semplice semplice …, evoluzione del “saltarello” in chiave tecnologica …).

E’ un pubblico di nuovi “consumatori” del bene “voluttuario” per eccellenza …; lo svago fine a sé stesso …, il divertimento all’insegna del più completo disimpegno …, quello che non richiede di pensare …, anzi, qualsiasi pensiero o riflessione sono banditi perché rovinano l’effetto palliativo e narcotizzante del “gioco” (in quanto esclusiva attività aerobica e ludica …, non certamente ballo). E’ una umanità che non riesce più a socializzare se non accalcandosi di fronte a enormi baracconi di strutture, simulacri pagani pieni di luci colorate che fanno finta di suonare …, che, in quanto in playback, non sbagliano mai e riproducono ESATTAMENTE i suoni che sentono dall’impianto stereo della “scuola” di ballo. Non si può e non si DEVE sbagliare una nota!
Testi e musica sono la conseguenza di tutto ciò …, creati ed inventati per lo scopo …, ad uso e consumo del pubblico più impecorito e conformato che si possa immaginare …, semplicità, retorica, piaggeria compiacente, ipocrisia …, ma questi ingredienti fanno da sempre parte della ricetta universale di ogni narcotico sociale …

E il business si scatena …, sarebbe tempo che la GDF cominci ad indagare anche sui profitti di queste nuove “palestre” di cultura (ho difficoltà a definirle “scuole di ballo”) oltre che (giustamente) sui bilanci delle aziende “produttive” …, ma questa è un’altra storia …
E’ questo il vero motivo …, quello principale, dell’abbrutimento culturale e dello scadimento della musica che molti lamentano, la colpa è di chi presenzia ed acclama questi spettacoli indecorosi …, il pubblico è la ragione essenziale del problema, ma anche questo è un segno dei tempi …
Degli “esecutori” musicali …, degli “insigni” musicisti parlerò prossimamente …, il seguito alle prossime puntate!

Walter Toppetti – https://www.blascoband.com/it/

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