Droga, anche ad agosto Narcotici Anonimi aperti per aiutare chi soffre

La partecipazione alle riunioni è gratuita, l’unico requisito per parteciparvi è il desiderio di vivere liberi dalla catena della dipendenza

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Siamo ad agosto e, come ogni anno, l’Italia si ferma. Le città si svuotano, si cerca di liberare la mente, soprattutto in un anno, questo 2021, che ci ha visto fare i conti, in maniera drammatica, con l’emergenza Covid e con le mille paure ad essa collegate. C’è però una realtà che non va in vacanza: la malattia della dipendenza.

Anche se non siamo più negli anni ’80, epoca buia che ha visto migliaia e migliaia di giovani risucchiati dalla spirale della tossicodipendenza, il problema rimane. Eroina, cocaina, cannabinoidi – le vecchie sirene – continuano ad annebbiare menti e a soffocare vite, insieme ai mix di nuove sostanze, sempre più pericolose e letali. In parallelo, sempre più diffusa è la piaga dell’alcol e dell’abuso di farmaci per scopi non terapeutici, anche tra i giovanissimi.

La malattia della dipendenza non va in vacanza e lo stesso fa chi, da anni, offre la possibilità di trovare una luce in fondo al tunnel. I gruppi di auto-mutuo aiuto di Narcotici Anonimi (Na) continuano ad essere attivi anche in questi giorni che, tra l’altro, per chi soffre sono i più duri da superare.

I gruppi – assolutamente gratuiti e aperti a tutti senza preclusioni di alcun tipo – funzionano infatti 365 giorni l’anno e la possibilità di contatto per chi vuole chiedere aiuto è attiva h24. L’associazione, dedicata a chi ha il desiderio di riprendere in mano la propria vita senza l’uso di sostanze che alterano l’umore e la mente, opera concretamente e in maniera capillare su tutto il territorio nazionale, oltre ad essere presente in oltre 100 Paesi in tutto il mondo. La sua forza sta nell’offrire una strada per il recupero all’interno del contesto sociale in cui il dipendente vive.

I gruppi “fisici” di Na, presenti nel Centro-Italia sono 5 e sono presenti a L’Aquila (via Canada numero 6), Grottammare (presso i locali della Chiesa Madonna della Speranza – strada provinciale Valtesino 119), Terni (via XX settembre 166, presso Oratorio Santa Maria della Gioia), Montesilvano (presso i locali della Chiesa ortodossa Santa Madre di Dio, via Vestina, 9), Giulianova (via Di Vittorio, 1, presso centro commerciale “I portici”). Per avere ulteriori informazioni si può contattare il numero amico dell’Area Centro Est di Narcotici Anonimi: 371 5937151.

A seguito dell’emergenza Covid e dei lockdown che ne sono seguiti, sono inoltre state attivate riunioni on-line via zoom, i cui orari sono consultabili sul sito https://na-italia.org.

Narcotici Anonimi, come funziona

Il fondatore di Narcotici è Jimmi Kinnon, un tossicodipendente che, negli anni 50, partecipava alle riunioni di Alcolisti Anonimi in California. Visto che il metodo di A.A. funzionava anche con le droghe, ottenne il permesso di usare il programma dei 12 Passi degli Alcolisti, declinandolo, per consentirne l’identificazione, alle caratteristiche specifiche della tossicodipendenza.

Lo scopo primario di N. A. è diffondere il messaggio di recupero per consentire che il tossicodipendente, non possa morire, senza aver trovato prima aiuto in Narcotici Anonimi.

In N. A. consideriamo l’alcol equivalente alla droga, perché chi ha la malattia della dipendenza non può metabolizzare correttamente sostanze psico-attive (che alterano l’umore e la mente), la sostanza usata (alcool e alcuni farmaci compresi) non si elimina mai completamente, ma si trasforma e deposita nel corpo umano, rimane così un “contenuto anomalo di sostanza che “chiede” di essere alimentato, inviando richieste, impulsi neuro-elettrici, alla base della corteccia celebrale, dove arrivano tutti gli impulsi di richieste primarie, non coscienti, come la fame, la sete ecc…

La richiesta primaria, influenza il pensiero “condizionandolo” verso l’uso di altra sostanza. Quindi la malattia della dipendenza è primaria, incurabile e mortale. Il percorso di recupero richiede pazienza, ma funziona.

I Passi, le condivisioni, lo “specchio” degli altri forniscono gli strumenti per il decondizionamento mentale che diventa poi “l’azione” per abbandonare ii meccanismo comportamentale ossessivo-compulsivo tipico della malattia della dipendenza.

Finalmente, viene consentito al dipendente da sostanze di riappropriarsi del suo diritto di libera scelta. Quando ci si recupera, si ha bisogno di mantenere quella libertà di scelta. E questo lo si può fare andando alle riunioni, lavorando i passi e condividendo con altri dipendenti in recupero

N.A. non è contro l’alcool o la droga, ma noi sappiamo che un dipendente non può permettersi neanche di fare un brindisi, perché con “l’inserimento nel corpo” di una sostanza psicoattiva si riattiverebbe tutto il meccanismo di richiesta di uso, che non si elimina mai, ma rimane in stato dormiente e quindi latente.

Noi dipendenti lo sappiamo: una dose è poca, ma poi, mille non sarebbero abbastanza… Oggi possiamo scegliere.

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