Consigli per i camperisti :Cerreto di Spoleto e dintorni -Pg-

Una passeggiata nella storia fra antichi torrioni, ruderi e chiese

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Cerreto di Spoleto
Cerreto di Spoleto

Cerreto di Spoleto

La cittadina si trova su un colle, tra due fiumi, il Nera e il Vigi ed è circondata da boschi di cerri da cui prese il nome e piante d’alto fusto. Proprio questa sua invidiabile e difendibile posizione, nel periodo medioevale, fu oggetto di aspre contese tra Spoleto e Norcia. Condivise con Spoleto le vicende storiche facendo parte del suo ducato e le caratteristiche di borgo fortificato danno, ancor oggi, un quadro preciso di quella che è stata all’epoca la sua importanza militare. Cerreto di Spoleto, vera e propria sentinella della Valnerina, è divenuta custode delle tradizioni culturali della Valnerina impiantando nello storico complesso di San Giacomo il Centro di Ricerche Antropologiche della Dorsale Appenninica. Da Cerreto provenivano i cosiddetti “ciarlatani” , che facevano della loro arte di conoscere le medicine naturali, il modo per sbarcare il lunario: dove non riuscivano a curare con le erbe , supplivano con il loro “ciarlare”.

Monumenti

Santa Maria De Libera

Si tratta di un edificio votivo risalente ai secoli XV-XVI, che si sviluppa su due livelli. Al piano terra vi è la Chiesa della Madonna, sorta per devozione ad un’immagine dipinta nel torrione delle mura. All’interno vi è una tela rappresentante la Vergine col Bambino tra Sant’Antonio e Santa Lucia del 1581, firmata da Felice Damiani da Gubbio ed un’altra che rappresenta l’Adorazione dei Magi del 1598 del Maestro di Poreta. Al piano superiore vi è l’Oratorio di San Giovanni Decollato o della buona morte. L’edificio s’impernia su un torrione circolare sul quale si innesta la porta per Ponte del Piano.

Chiesa di San Nicola

La Chiesa di San Nicola, che risale al XIII secolo è ridotta ora allo stato di rudere;fino alla soppressione napoleonica del 1805 fu tenuta dagli Agostiniani. Essa fungeva da pantheon cittadino ed era ricca di opere d’arte.

Monastero di San Giacomo

In fondo all’abitato c’è l’ex monastero di San Giacomo già delle Benedettine.

Nella chiesa ci sono affreschi del XIV e XV secolo, molti dei quali riferibili al Maestro di Eggi, che ha lasciato in Valnerina molte testimonianze della sua attività .

L’altare della Visitazione, datato 1573 è firmato da Camillo Angelucci da Mevale .

In un locale al piano inferiore c’è un affresco rappresentante il Giudizio Universale, del XIV secolo.

Nei locali del monastero sono ospitati l’archivio e la biblioteca comunali e una raccolta etnografica.

Dal terrazzo si possono vedere il sottostante Borgo e Ponte .

 

Madonna di Costantinopoli

Madonna di Costantinopoli, un’edificio dell’inizio del XVII secolo con annesso un convento della stessa epoca che fu tenuto dai Francescani fino alla soppressione del 1866. Sul sagrato della chiesa c’è una fonte di ottima acqua.

…e i dintorni

L’Antico Borgo

L’Antico Borgo, ricco di vecchie dimore signorili, la casa dei Toni, con un elegante portale rinascimentale, quella dei Nobili e quella dei Vespasiani. Si incontrano poi case e torri, interessanti esempi di edilizia spontanea, accresciuta e rimodellata nei secoli. Il rudere della Chiesa di San Nicola, risalente al XIII secolo.La situazione di crocevia del Borgo è testimoniata anche dalle quattro porte e dai due ponti: porta di San Paterniano sulla via di Cerreto, porta del Bufalone sulla via per Visso e Norcia, porta San Francesco, con l’omonimo ponte sul Nera, sulla via di Cascia e del Regno, Porta Sant’Antonio , col ponte sul Vigi, sulla via per Spoleto e Roma. Delle tante chiese che abbellivano il paese rimangono ora solamente la zona absidale di quella di San Paterniano, l’antica parrocchiale, che domina il paese dall’alto di uno scoglio

Chiesa di San Lorenzo

C’è infine la parrocchiale di S.Lorenzo, fino al 1804 dedicata a San Francesco. Questa fu costruita dai Francescani nel XIII secolo dopo che avevano acquistato il monastero vallombrosano con la chiesa di San Basso che sorgeva nello stesso luogo. La chiesa, a navata unica con copertura a capriata si conclude con un coro a terminazione rettilinea con volta a crociera costolonata. Le pareti presentano affreschi dei secoli XIV-XV-XVI. Notevoli , sulla parete sinistra, una deposizione dei primi del ‘300 , sul fondo del coro Crocifisso, nell’addome del Cristo è il volto del padre , evidente riferimento trinitario, è appeso ad una croce la quale è un “arbor vitae” che affonda le sue radici in Adamo e produce foglie e fiori. Sul lato sinistro del coro si innesta l’unico braccio superstite del convento, i due chiostri sono sommersi da frane.

Pieve di Santa Maria Assunta

A breve distanza da Borgo sorge Ponte, già sede di un importante guastaldato longobardo. Sono visibili i ruderi del castello, costruito sopra balza inaccessibili, e qualche esemplare di edilizia privata e pubblica dei secoli XIV e XV , e la magnifica Pieve di Santa Maria assunta.L’edificio in stile romanico del XII secolo presenta un’accurata cortina di conci. La facciata, a terminazione piana, forse d’influsso abruzzese, ha il suo fulcro nell’elaborato rosone posto sopra una galleria con un telamone al centro. Le lesene dell’abside e le colonnine delle bifore dei transetti terminano con capitelli in forma di protome umana. Il massiccio tiburio copre una cupola emisferica.

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