Monte Malbe, con la vetta di maggiore spicco, il colle della Trinità posto a quota 652 m.s.l.m., è sempre stato insieme a Monte Tezio, uno dei rilievi più cari alle popolazioni di Corciano e Perugia. Occupa una porzione di territorio di circa 25 kmq. quasi completamente ricoperto da vegetazione arborea interrotta raramente da qualche campo per lo più in via di riconquista da parte del bosco.
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COME SI ARRIVA | Da Perugia ss. 75/bis, uscita Ferro di Cavallo Da Magione ss. 75/bis, uscita Ellera-Corciano |
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QUANDO È APERTO | Tutto l’anno, preferibilmente in primavera-estate. | |
PER CHI | Tutti gli amanti della natura e dell’escursionismo breve. | |
EQUIPAGGIAMENTO | Non è richiesto un equipaggiamento specifico; si consigliano comunque calzature da trekking e di rifornirsi d’acqua. |
ITINERARI CONSIGLIATI
ITINERARIO N. 1: “IL POGGIOLO” |
Lunghezza: | m. 2.400 | |
Tempo di percorrenza: | 1h 10′ |
ACCESSO E CARATTERISTICHE: L’itinerario parte dal Vocabolo Poggiolo e se ne consiglia la percorrenza secondo le frecce indicatrici poste in pianta.Questo sentiero è il più breve dei quattro e si snoda tutto in una fitta lecceta esposta ad Ovest.Il percorso è reso visibile da una segnaletica, comune a tutti gli itinerari, che presenta segnavie a terra (bandierina colorata in rosso/bianco/rosso con riportato il numero del sentiero) e segnalini apposti su pali o su piante.DIFFICOLTÀ: si presta ad una facile escursione resa più impegnativa nella parte terminale dal fondo pietroso e sconnesso. |
ITINERARIO N. 2: “LE TROSCE” |
Lunghezza: | m. 4.000 | |
Tempo di percorrenza: | 2h |
ACCESSO E CARATTERISTICHE: L’escursione può iniziare dal Podere “Le Trosce” raggiungibile dalla strada che conduce dalla Trinità ai Cappuccini di Monte Malbe.Il sentiero inizia a sinistra della casa poderale e si inoltra in una fitta lecceta seguendo una mulattiera di cresta sino ad incontrare, attraversando un piccolo corso d’acqua a carattere torrentizio, due risorgive: la prima naturale, la seconda che alimenta un antico abbeveratoio in pietra.Da qui con un’ascensione di circa 650 mt. il sentiero si congiunge con l’itinerario n. 3.Sempre proseguendo entro una cornice di bosco, con ottimi esemplari di leccio, si raggiunge un piccolo castagneto che rappresenta il limite dell’area boscata.L’escursione continua in terreni sia coltivati che cespugliati, con ginestre, prugnoli e rose canine, sino al Podere Poggiaccio (quota 594 m. s.l.m.) per proseguire sino al punto di partenza.DIFFICOLTÀ: Media; itinerario di maggiore lunghezza. |
ITINERARIO N. 3: “LE PIAGGE” |
Lunghezza: | m. 3.600 | |
Tempo di percorrenza: | 1h 50′ |
ACCESSO E CARATTERISTICHE: Il percorso si snoda dal Podere Madonna di Campore ove è posto il tabellone in legno di inizio itinerario.Da qui si scende, svoltando a sinistra al primo bivio, per proseguire su una mulattiera molto scoscesa e pietrosa in direzione del Podere Marchesi.A quota 294 m. s.l.m. si lascia il tracciato originale per proseguire sulla destra verso il Vocabolo Le Piagge.Giunti ad un bivio si può proseguire a sinistra, percorrendo la via più lunga attraverso antiche piste forestali e sentieri di recente apertura, oppure proseguire diritti abbreviando l’itinerario.Dopo questi tratti pressocché pianeggianti, si ascende sino ad un interessante depressione circolare a forma di scodella (di origine carsica) denominata Dolina.Questa si è formata per azione delle piogge che, rese acide dalla combinazione con anidride carbonica, disciolgono il calcare nel terreno e, a partire da una frattura della roccia o punto assorbente, si espandono con andamento centripeto.Anche per questo itinerario sono previsti dei collegamenti con i sentieri n. 2 (in coincidenza del punto di partenza) e n. 4 (circa 250 m. prima della Dolina).DIFFICOLTÀ: Non essendoci grandi dislivelli la difficoltà è mediobassa. |
ITINERARIO N. 4: “CAMPORE” |
Lunghezza: | m. 3.200 | |
Tempo di percorrenza: | 1h 30′ |
ACCESSO E CARATTERISTICHE: Rispetto agli altri itinerari è consigliabile accedere al sentiero da Capocavallo ove è possibile prendere visione dell’itinerario attraverso il tabellone dedicato.Il tracciato si sviluppa per circa 1.650 m. lungo la strada che conduce al Vocabolo “Campore di Sopra”.Da qui, svoltando a sinistra, si raggiunge un piccolo specchio d’acqua d’importanza vitale per la fauna selvatica, anche se nel periodo siccitoso può presentarsi semiprosciugato.Proseguendo nel bosco ceduo di carpino nero, acero, orniello e querce si giunge ad un bivio segnalato, in prossimità del quale (circa 200 mt.) è collocato una torretta in legno per l’avvistamento dell’avifauna (l’altezza di mt. 8 circa ne preclude l’uso ai ragazzi non accompagnati da adulti o da personale esperto).Da questo punto privilegiato si può apprezzare la bellezza della tipica campagna umbra con lo sfondo, a nordest, del vicino Monte Tezio.Il termine dell’itinerario ad anello si ha dopo circa 800 m. di cammino in zona boscata.DIFFICOLTÀ: facile, ad eccezione dell’ascesa al punto di avvistamento. |