Umbria da visitare: Piegaro e l’origine della lavorazione del vetro

Piegaro (PG): 31 Maggio 2 Giugno - FESTIVAL DEL VETRO III edizione

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Un fine settimana pieno di Eventi. Tutto il programma sulla pagina Facebook del festival del vetro 

locandina del festival del vetro

Il territorio di Piegaro

appartenuto al distretto amministrativo di Chiusi in epoca etrusca e romana, fu nel Medioevo feudo dei Bulgarelli, poi Conti di Marsciano, famiglia di origine longobarda.

Dal sec. XIII Piegaro fece parte del dominio di Perugia.

Fin dal sec. XIV sono documentate a Piegaro le famose vetrerie, dovute a maestranze veneziane costrette ad abbandonare il centro di Venezia a seguito dell’editto del 1268 con il quale la Serenissima proibiva la lavorazione del vetro in città.

La fama della lavorazione piegarese raggiunse il culmine nel 1321 quando l’architetto Lorenzo Maitani commissionò tessere di mosaico per la decorazione della facciata della Cattedrale orvietana.

La lavorazione del vetro ancora oggi costituisce uno degli elementi fondamentali dell’economia di Piegaro.

l museo del Vetro

Nel cuore dell’antico borgo di Piegaro, alla base di un’imponente ciminiera in mattoni, sorge il complesso dell’antica vetreria, sede del Museo del Vetro. L’edificio, suggestivo esempio di archeologia industriale, racconta la centenaria storia della produzione vetraria a Piegaro, dal medioevo al XX secolo

Il centro conserva estesi tratti delle mura di cinta medievali e tracce delle torri di difesa.

 

All’interno delle mura si segnalano i resti del CASSERO, parte del palazzo-fortezza dei Conti
Bulgarelli e base dell’odierna TORRE CIVICA.

Nelle vicinanze si trovano PALAZZO MISCIATELLI-PALLAVICINI (sec. XVIII) e l’antica vetreria.

Si segnalano inoltre la CHIESA DELLA MADONNA DELLA CROCETTA e la PARROCCHIALE DI SAN SILVESTRO, che conserva un “Crocifisso”, oggetto di devozione popolare dal 1738 quando sanguinò.

Nella frazione dì Pietrafitta si trova una importante Abbazia benedettina, L'”ABBAZIA DEI SETTE FRATI”, aggregata nel 1099 all’Eremo di Camaldoli, successivamente possedimento dell’Abbazia benedettina di San Pietro di Perugia. La chiesa, dotata di cripta, presenta una possente abside attorniata da due absidiole in stile romanico lombardo.

Come è visibile dalla torre adiacente, l’Abbazia è stata fortificata da Perugia nel corso del sec. XIV e documentata nei suoi pressi l’importante “FIERA DELLA BADIA”.

Nella seconda metà del sec. XVI il Cardinale Fulvio della Corgna, Vescovo di Perugia, fece costruire a lato della chiesa una dimora signorile con cortile sul quale si affacciano tre ordini di logge.

L’edificìo, che evidenzia l’ideazione di Galeazzo Alessi, presenta una estesa decorazione ad affresco realizzata dal pittore toscano Salvio Savini.

Nelle vicinanze dell’Abbazia si trova la centrale termoelettrica dell’ENEL “Città di Roma”, che conserva numerosi reperti fossili del Pliocene, in particolare, cervi, tartarughe, rinoceronti, elefanti, ritrovati durante gli scavi, effettuati per l’estrazione della lignite.

 

Tra i borghi più rilevanti del territorio piegarese, spicca per le sue suggestioni medievali quello di CIBOTTOLA, nelle cui vicinanze fu edificato nel sec. XIII l’importante convento francescano di SAN BARTOLOMEO.

 

Sulle propaggini del MONTARALE (oggi parco naturalistico) si trovano altri interessanti borghi medievali il cui nome presenta una ìnequivocabile origine longobarda: COLLEBALDO, GAICHE, GREPPOLISCHIETO. Sulla cima del MONTE CITTA DI FALLERA, adiacente al Montarale, sono visibili i resti di un insediamento preistorico di forma circolare realizzato in grossi blocchi di pietra.

 

 

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