Storia della Quintana di Foligno

Un tuffo nel passato per conoscere le origini di questa bellissima gara

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un momento della gara foto by Chantal Sikkink
un momento della gara foto by Chantal Sikkink

La Giostra della Quintana di Foligno, nella sua attuale edizione moderna, fa riferimento ad una data precisa, ma ad una circostanza del tutto casuale. Nel 1946 la “Società di Mutuo Soccorso fra operai,agricoltori ed altri cittadini in Foligno” intendeva celebrare in modo opportuno, e tale da lasciare un ricordo perenne, l’85° anniversario della sua fondazione. Tra le diverse ipotesi per i festeggiamenti, fu accettata senza riserva alcuna quella avanzata da un socio del sodalizio, Emilio De Pasquale,”assiduo frequentatore della documentazione storica cittadina”.

Egli propose la ripresa di un’antica competizione equestre in costume d’epoca: una corsa alla Quintana effettuata in Foligno il 10 Febbraio del 1613, in occasione del Carnevale, descritta in ogni particolare dal cancelliere di quel tempo, Ettore Tesorieri. Questo testo era stato trascritto dall’antico documento ed edito nel 1906 dall’erudito folignate Monsignor Michele Faloci Pulignani, come nuptialia .Nel 1935, in un articolo di cronaca locale,del giornale “La Fiamma”, sotto un titolo “Ripristiniamo la Giostra dell’Inquintana” veniva proposta la ripresa della competizione equestre, come mezzo per richiamare forestieri e per rendere più caratteristico il Settembre Folignate: Dell’antico giuoco vengono descritte le fondamentali caratteristiche e l’articolo si conclude con un invito alla Brigata del Turismo il compito di ripristinare la giostra dell’Inquintana. Ma la Giostra trovò il suo tempo e l’opportunità di ripresa solo undici anni più tardi.

Le motivazioni che indussero le persone facenti parte della Commissione, tra le quali anche cultori della storia della città, ad aderire con slancio alla proposta non furono dettate solo dal proposito iniziale, né da una chiara coscienza storico-rievocativa, che tuttavia venne sempre meglio delineandosi nel corso del tempo. Tutti ne intuirono la dimensione, ma videro soprattutto la possibilità di ritrovare in quell’evento festivo un’occasione di raccordo e di armonia tra tutta la popolazione, nelle mura di una città provata e devastata dagli eventi bellici dell’ultimo conflitto mondiale. Ed una precisa testimonianza di questo proposito, sempre affermato e ripetuto dalle cronache del tempo, è contenuta anche nel “Bando”.

Alcuni numeri della Quintana

Albo d’oro per Rioni
  1. Croce Bianca 22
  2. Contrastanga 16
  3. Pugilli 14
  4. Giotti 14
  5. Morlupo 13
  6. Ammanniti 12
  7. Cassero 10
  8. Spada 7
  9. La Mora 4
  10. Badia 4
Albo d’oro dei cavalieri più vincenti

Marcello Formica – Paolo Giusti 12

Paolo Margasini 11

Daniele Scarponi 9

Massimo Gubbini – Lorenzo Paci – Riccardo Conti – Fabio Cruciani 6

Luca Innocenzi – Gianluca Chicchini 5

Gianfranco Ricci 4

Tra i cavalieri plurivittoriosi, solo 3 hanno vinto tutti i loro palii giostrando per un solo Rione: Gianfranco Ricci (Spada),Riccardo Conti (Ammanniti) e Massimo Gubbini (Giotti).I cavalieri che hanno vinto più palii per lo stesso Rione sono Paolo Margasini (7 palii per il Pugilli) e Marcello Formica (7 palii per il Croce Bianca).

Altre info sulla Quintana in: www.quintana.it

 

 

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