Piera, da dove nasce la tua passione per la cucina?
La mia passione per la cucina nasce sin da piccola avendo a casa la mia mamma come cuoca provetta. Lei cucinava per tante persone, facendo parte di una famiglia patriarcale. Avendo anche il forno a legna si impastavano settimanalmente il pane, le pizze e le focacce, sempre con il forno di una volta, si cuocevano gli arrosti, le verdure e i dolci.
Dopo aver rubato con gli occhi da Mamma Marzia, non ti sei sentita arrivata, quali corsi hai frequentato per migliorare la tua preparazione in cucina?
Crescendo sentivo sempre più il bisogno di approfondire la conoscenza del buon cibo, partecipando a molti corsi di cucina, con l’Università dei Sapori, la scuola di cucina La casa delle Cuoche, la Cetus Valle Umbra, la Clessidra, la Molini Spigadoro e non ultime con le eccellenze come Anna Moroni e Sara Papa.
Ho attestati di frequenza per come organizzare eventi, di cucina e salute, di pizzeria e panificazione, di pasticceria artigianale, di prodotti da forno e di cucina generica e tradizionale.
Cosa suggerisci alle nostro lettrici per ottenere dei buoni piatti finali?
Alle nostre lettrici suggerisco di entrare in questo magico mondo, con tanta passione, pazienza e fantasia, perché la cucina è a suo modo una vera e propria arte.
Vi assicuro che la cucina regala molte soddisfazioni a livello personale, non a caso per me è diventato il mio lavoro e se vogliamo anche il mio hobby preferito.
Per ottenere un buon piatto, bisogna partire dai prodotti, devono essere freschi, “nostrani” e casarecci, dell’orto del contadino e del macellaio di paese, vuoi mettere la differenza di gusto e di sapore tra un pomodoro coltivato da noi con uno coltivato da come e non si sa dove? (Ora si capisce perche’ nella foto mi presento con degli ortaggi freschi e delle nostre zone…)
Piera, secondo te quali sono i piatti che meglio rappresentano la tradizione gastronomica di Foligno?
I piatti che sintetizzano la tradizione gastronomica folignate sono diversi, ricchi di sapori antichi e di origine contadina, tra cui le tagliatelle al sugo d’oca, gli gnocchi al castrato, il piccione ripieno, le lumache al finocchietto selvatico e da non perdere la straordinaria rocciata dolce, quella che si prepara per le feste dei Defunti e dei Santi.
Ci suggerisci un piatto della cucina umbra adatto ad ogni stagione?
Pietanza estiva: la Panzanella, un piatto fresco, sano e ricco di variegati sapori.
Pietanza autunnale: strangozzi al tartufo, una delizia per il palato difficile da dimenticare.
Pietanza invernale: cappelletti in brodo, un piatto caldo che racchiude in se’ anche il calore della famiglia e del Natale.
Pietanza primaverile: torta o pizza al formaggio di Pasqua, una squisitezza classica della Festa di Pasqua che va degustata con i salumi tipici delle nostre zone, ma e’ buona anche da sola.
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