Umbria Jazz 2021: tirano al botteghino Marsalis e Bollani

Già venduti 4000 biglietti

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Umbria Jazz 2021
Umbria Jazz 2021

Dopo l’edizione 2020, annullata per la pandemia, Umbria Jazz 2021 rappresenta un anno di transizione sicuramente non indolore ma i primi danti della prevendita dei biglietti, sono confortanti.

Sicuramente per gli appassionati e gli amanti di questo genere musicale, si tratta di un appuntamento da non perdere ma le limitazioni anti Covid-19, condizioneranno, numericamente parlando, le possibilità di accesso ai singoli eventi-top.

Una orchestra di medici e sanitari

Il festival, (dal 9 al 19 luglio), avrà il 7 un primo assaggio alle ore 21 al Barton Park. Suonerà l’Orchestra Asclepio, una formazione composta da medici e professionisti sanitari, integrata da musicisti sanitari umbri, accomunati da un grande amore per la musica, intesa anche come cura e vaccino per l’anima.

Questo speciale evento vuole essere un omaggio e un ringraziamento, della Regione Umbria e del Festival di Umbria Jazz, alle persone che in questi lunghi mesi di pandemia si sono adoperati con coraggio e abnegazione, per curare la popolazione umbra.

La nota di Gian Luca Laurenzi

“Abbiamo superato i quattromila biglietti per i concerti in prevendita al Santa Giuliana”, commenta il Presidente della Fondazione Gian Luca Laurenzi. “A questi vanno aggiunti i ticket dei concerti al teatro Morlacchi, luogo dedicato alle esibizioni delle orchestre italiane, e quelli del jazz club al Brufani. “Anche qui stiamo sfiorando quota quattromila”. Obiettivo della Fondazione arrivare a diecimila in totale. Per i live all’arena sono in vendita circa 1.200 biglietti a concerto, per i due concerti al Brufani (la capienza prevista è di 40 posti a serata), infine, al teatro Morlacchi oltre 200 sono i posti da riempire per ciascuna delle undici esibizioni. A riscuotere maggiori consensi al botteghino sono Winton Marsalis e Stefano Bollani. “Certo quest’anno i numeri sono contenuti – precisano dall’organizzazione – ma tutto deve esser tarato su scelte artistiche fatte in clima di restrizioni. All’Arena abbiamo proposte che in genere erano destinate a spazi più contenuti come il Morlacchi”

 

 

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