Ser Angel incontenibile: 100 brani composti

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Altro traguardo tagliato dal cantautore folignate Sandro Serangeli, in arte Ser Angel, quello delle 100 canzoni composte, di cui una settantina già pubblicate in tutti i digital stores, oltre al proprio canale youtube. I suoi brani spaziano a 360° tra stili, generi e lingue diverse: dal dialetto folignate allo spagnolo, dal rap al rock ma sempre mantenendo un proprio stile che si evidenzia nei suoi testi mai banali.

  • Allora Ser, come sei arrivato a comporre tutti questi brani?
  • Ho iniziato così per provare quasi sette anni fa scrivendo un testo su una base frizzante prodotta in collaborazione col maestro Cesare Discepoli; impiegai poco più di mezz’ora per scrivere Voglio un mondo, brano che piacque a tutti coloro che l’hanno ascoltata e con una inaspettata impennata nelle visualizzazioni del videoclip su you.tube. Poi, andando avanti su questo modus operandi ho capito di avere questo dono di scrivere su qualsiasi musica e pian piano ho iniziato ad avere un repertorio che un editore ed una etichetta discografica reputarono interessanti a tal punto da farmi pubblicare con loro il primo Ep musicale dal titolo Apotema. Sotto pandemia, grazie a una serie di contest on line con grossi produttori, sono stato capace di comporre anche tre canzoni in una decina di giorni
  • Quindi parliamo di 100 canzoni in 7 anni, una buona media. Ma la composizione è avvenuta sempre con le stesse modalità?
  • Assolutamente no. Ad un certo punto, conoscendo il maestro Alessio Faccendini mi viene da sperimentare in modo diverso dando indicazioni melodiche più mirate: nascono così i primi brani in dialetto folignate e non solo. Infine per gli ultimi brani ho voluto sperimentare con successo la famigerata intelligenza artificiale (I.A.)
  • Hai voluto vincere facile mi viene da dire facendo l’avvocato del diavolo…
  • Assolutamente no. A differenza di quanto si crede, per comporre canzoni che abbiano un risultato soddisfacente ci vuole anzitutto un testo che funzioni come significato e come metrica; in secondo luogo occorre un ottimo orecchio musicale e una certa esperienza di produzione. Ad esempio, per trovare il risultato finale di certi brani che trovate pubblicati, ne ho dovuti produrre e scartare anche 30 versioni. Come tutte le novità tecnologiche ci sono pro e contro: anziché demonizzare bisogna conoscere e usare nel giusto modo
  • Scusami ma.. non ti fa strano che la gente ascolti brani tuoi in cui canta l’I.A. ?
  • Perché dovrebbe? D’altronde, in passato, dopo aver composto un certo numero di brani mi sono messo a cercare interpreti che potessero valorizzarne lo stile e l’ascolto, ma con scarso successo. Fortunatamente ho trovato in Simona de Bartolo una strepitosa interprete capace anche di aiutarmi ad entrare nei vari mood che i testi e i vari generi richiedono. Altri bravissimi interpreti sono stati Elvis Blessing e le mie nipoti Alessia ed Aurora Cimarelli, cantando in inglese, spagnolo e italiano. In questi ultimi brani è come aver arricchito il parco degli interpreti; d’altronde io mi ritengo soprattutto un autore, pertanto è sull’originalità dei testi che mi gioco le mie carte migliori
  • Come ti sei approcciato a questa I.A.?
  • Per curiosità ho visto su alcuni social che ne promuovevano l’utilizzo e mi sono abbonato ad una di queste app musicali. E’ stata una folgorazione che mi ha anche fatto superare un grosso ostacolo burocratico per la pubblicazione di alcune canzoni composte da tempo
  • Cioè?
  • Come detto in precedenza, partecipando a contest on line ho scritto molte canzoni che però, essendo le basi dei produttori e non mie, non potevo pubblicare. Grazie ad un arrangiamento diverso della musica ho generato nuove canzoni mantenendo i miei testi, il tutto regolarmente depositato. In pratica, come autore mantengo tutti i diritti ed evito lunghe e costose operazioni di composizione e registrazione che moltiplicato 100 non vi dico quali cifre restano in tasca a me. La patata bollente (se così si può dire) è in mano ai compositori che vengono bypassati rapidamente; anche se sono convinto che ad alti livelli già si lavora così da anni e sempre meno cantautori si mettono lì alla vecchia maniera a trovare motivetti interessanti strimpellando chitarre o schiacciando tasti bianchi e neri
  • Bene, complimenti per tutto e… ti fermi qui o vai avanti a comporre?
  • Di sicuro per arrivare a 100 mi ero messo di intenzione a scrivere di brutto, senza però farlo tanto per, ma sempre con testi di un certo livello. Vi svelo una curiosità: ad un certo punto mi sono messo a cercare iniziali dei titoli dei brani in modo da coprire tutte (e dico tutte) le lettere dell’alfabeto, centrando anche questo bizzarro obiettivo. Ora se scrivo altro lo faccio perché ho una grande ispirazione, oppure una commessa: in fondo essendo soprattutto un autore, resto a disposizione per interpreti che hanno voci splendide e che abbisognano di testi e canzoni giuste per valorizzarne il talento

Riceviamo e pubblichiamo

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