Perugia si apre al futuro: rigenerazione urbana con Harvard e Toshiko Mori

Una collaborazione inedita tra il Comune di Perugia, la prestigiosa Università di Harvard e l’architetta di fama mondiale Toshiko Mori darà vita a progetti innovativi per riqualificare i quartieri più fragili della città.

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Riqualificazione urbana di respiro internazionale: Perugia punta su Harvard e sull’architetta Toshiko Mori

La città di Perugia compie un passo audace e lungimirante verso la rigenerazione urbana, stringendo una collaborazione inedita con uno dei più prestigiosi atenei del mondo: l’Università di Harvard. A guidare questa iniziativa sarà Toshiko Mori, architetta giapponese di fama mondiale, nota per la sua visione innovativa e sostenibile dell’architettura.

Il progetto, che si svilupperà nei prossimi mesi, mira a dare nuova vita ad alcuni dei quartieri più fragili della città, come Ponte San Giovanni e San Sisto, attraverso proposte concrete elaborate da studenti di Harvard, coordinati dalla professoressa Mori, nell’ambito del corso autunnale monografico dell’Advanced Architecture Studio presso la Graduate School of Design dell’università americana.

Una rete internazionale per rigenerare Perugia

La recente visita di Toshiko Mori a Perugia ha segnato l’inizio ufficiale di questa collaborazione. Accolta dalla sindaca Vittoria Ferdinandi, dal vice sindaco Marco Pierini e dagli assessori David Grohmann, Andrea Stafisso e Francesco Zuccherini, l’architetta ha avuto modo di conoscere da vicino la realtà urbana del capoluogo umbro.

Accompagnata anche dai dirigenti del Comune, tra cui l’architetto Franco Marini e l’ingegnere Gabriele De Micheli, Mori ha raccolto elementi fondamentali per lo sviluppo dei progetti didattici che i suoi studenti realizzeranno.

La collaborazione con Toshiko Mori rappresenta un dono prezioso per la nostra città – ha dichiarato la sindaca Ferdinandi –. La sua visione unica, ispirata a un’architettura responsabile, è perfettamente in linea con la direzione che vogliamo dare a Perugia: una città inclusiva, sostenibile, creativa.”

Lavoro di squadra e coinvolgimento del territorio

A ottobre, gli studenti di Harvard arriveranno a Perugia per immergersi nella realtà urbana e sociale dei quartieri oggetto della ricerca. Saranno affiancati da colleghi dell’Università degli Studi di Perugia, dell’Università per Stranieri e dell’Accademia di Belle Arti, con i quali formeranno gruppi di lavoro interdisciplinari.

Un approccio innovativo, che unisce accademia, istituzioni e territorio per costruire soluzioni reali e condivise, basate su uno studio concreto dei bisogni della popolazione e delle potenzialità del contesto urbano.

L’importanza del progetto per Perugia

Questa iniziativa non solo pone Perugia al centro di una rete internazionale di progettazione architettonica e urbanistica, ma rappresenta anche un modello virtuoso di collaborazione tra pubblico e mondo accademico. Il progetto sarà inoltre seguito da Domus, una delle riviste di architettura più autorevoli a livello globale, che ne documenterà lo sviluppo e i risultati, contribuendo a dare visibilità internazionale all’esperienza perugina.

Chi è Toshiko Mori

Toshiko Mori è una delle architette più rispettate e influenti del nostro tempo. Nata in Giappone, opera principalmente negli Stati Uniti, dove ha fondato lo studio Toshiko Mori Architect a Boston nel 1981. La sua carriera si distingue per la ricerca costante sull’innovazione progettuale, il dialogo con il contesto ambientale e un forte impegno per l’architettura sostenibile.

Docente di lunga data ad Harvard, Mori ha sempre promosso un’idea di progettazione che mette al centro l’essere umano, la comunità e il rispetto dell’ambiente.

Verso un futuro condiviso

Con questo progetto, Perugia si conferma città capace di accogliere le sfide del presente con spirito aperto e collaborativo. La rigenerazione urbana non è solo una questione di spazi, ma di relazioni, qualità della vita e visione a lungo termine. E con il contributo di menti brillanti come quella di Toshiko Mori e dei suoi studenti, la speranza è che questa esperienza possa generare idee concrete, inclusive e innovative, capaci di restituire dignità e bellezza ai luoghi più dimenticati della città.

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