Palazzi storici dell’Umbria, a Perugia 2a parte

Una descrizione dei principali palazzi storici di Perugia, i più belli ed importanti

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1872
Palazzo della Penna a Perugia
Palazzo della Penna a Perugia

Palazzo della Penna

Collocato nel centro storico della città a breve distanza dal bastione meridionale della Rocca Paolina, Palazzo della Penna è una residenza gentilizia cinquecentesca, testimone di secolari stratificazioni architettoniche d’età etruscoromana, medioevale, rinascimentale, neoclassica e contemporanea. Al suo interno il museo ospita un articolato percorso espositivo che comprende opere di epoca barocca (collezione Martinelli),tra le quali spicca il bozzetto di un Cristo ligato di Gian Lorenzo Bernini; una sezione ottocentesca allestita con una selezione di materiali provenienti dall’Accademia di Belle Arti “P Vannucci” di cui si segnalano il gesso originale de leTre Grazie di Antonio Canova e il monumentale cartone di jean Baptiste Wicar raffigurante lo Sposalizio della Vergine; I a Collezione Gerardo Dottori che ospita numerosi capolavori del maestro futurista umbro tra i quali Incendio città e Trittico della velocità; la sezione “Beuys a Perugia”, in cui sono esposte 6 grandi lavagne, realizzate nel 1980 che sintetizzano le teorie sull’arte dell’artista tedesco.

Palazzo degli Oddi

Palazzo degli Oddi, poi Marini Clarelli – Via dei Priori, 84 Perugia Il palazzo appartenne alla nobile famiglia degli Oddi le cui origini risalgono al XII sec. L’edificio fu costruito nel XVI sec. in seguito all’acquisizione da parte di Guido degli Oddi di una “domus” con una torre e un orto che ne permise l’erezione nel luogo dove sorgevano già in epoca medievale le abitazioni della famiglia. Di questa prima fase resta a testimonianza soltanto il salone di piano terra elegantemente dipinto all’inizio del Seicento con storie dell’epopea familiare che raccontano la storia di una delle famiglie più importanti della città. Il Palazzo nel Settecento subì notevoli modifiche che portarono ad un notevole ampliamento sull’asse frontale e alla costruzione di un nuovo piano ad uso della servitù. Si deve agli interventi della “nuova fabbrica” anche la sistemazione del giardino e la realizzazione della facciata principale, terminata nel 1768.

Sotto il profilo architettonico la facciata del palazzo unisce severità, imponenza ed eleganza con evidenti marcapiani che ne delimitano il piano nobile e un bel portone di ingresso sul quale uno specchio in pietra annuncia al passante che il palazzo è l’ “Hostel delli Oddi”.

Alla fine degli anni Novanta e nei primi anni del nuovo secolo, il palazzo è stato oggetto di un importante lavoro di restauro che lo ha portato a riacquisire l’antico splendore.

 

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