Nasce “Orvieto Tourism Service”

Un consorzio di servizi turistici integrati

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Orvieto
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La vocazione turistica dell’Umbria, pur sofferente a causa delle restrizioni anti Covid 19, non si arrende, resiste e si rafforza, anche con iniziative tra i diversi operatori del settore ed Orvieto diventa un primo esempio di questa aggregazione di forze, di idee e di innovazione. Del resto il concetto di sinergia e di collaborazione si rivela fondamentale dopo una grave crisi come quella che ha subito il settore turistico.

Questa iniziativa è stata presentata giovedì 3 giugno al Caffè Montanucci “Orvieto Tourism Service”,è il nome del neonato consorzio di servizi turistici integrati costituito sulla Rupe da un gruppo di imprenditori, provenienti anche da esperienze diverse, ma tutti convinti che, per incoraggiare la ripartenza, anche i privati debbano impegnarsi in prima linea. Tentativi, riusciti, di collaborazione tra ristoratori, tour operator e guide turistiche autorizzate si erano avuti già a settembre con il format di visite e degustazioni itineranti “Scoprendo con Gusto, un’emozione da vivere”, pronto ad essere anche esportato.

le note degli organizzatori

“Abbiamo messo insieme una rete di capacità e professionalità diverse – ha spiegato la presidente, Daniela Tiberi – per costruire un prodotto propositivo. Con il massimo entusiasmo, vogliamo contribuire a far ripartire e rivalutare Orvieto anche attraverso eventi di qualità, senza creare scompiglio o sovrapporci a realtà già esistenti. Abbiamo molte idee e stiamo valutando come portarle avanti. Siamo aperti a sinergie e collaborazioni, come quella già avviata con il consorzio Maremma Experience, presieduto da Enzo Riemma”.

Il passaggio della 1000 Miglia sarà un primo banco di prova per raccontare un territorio esteso oltre i confini regionali attraverso il format “Tratta Etrusca. Strade diverse, stesse origini”. Prezioso l’accordo con Orvieto Centro per la messa in campo di servizi quali la Wi-Fi libera e il ticketing per la vendita di biglietti singoli o sotto forma di pacchetto, in conformità con gli ingressi contingentati dal Covid. E la contestuale nascita del magazine www.oggialcentro.com, diretto da Monica Riccio, che punta a raccontare bellezze ed eccellenze del centro Italia.

“Il tutto – ha sottolineato Massimo Perali, membro di Orvieto Tourism Service – in una logica di rete e di servizio integrato alla città e al territorio che, anche in questa fase delicata, avvertono la necessità di destagionalizzare il turismo attraverso eventi che vengano comunicati con anticipo. In autunno si pensa già ad un’iniziativa legata alla vendemmia, ma ci sono anche momenti tradizionalmente spenti come gennaio e febbraio da riempire”.

“Insieme al Comune – ha aggiunto Sabrina Tomba, presidente di Abba, l’associazione orvietana di b&b e affittacamere – ci stiamo muovendo per mettere insieme una squadra di persone che, con professionalità e nella legalità, gestiscono strutture di accoglienza. I feedback sono positivi, la città ha bisogno di promozione. Il marketing deve portare a fare esperienze e noi dobbiamo arrivare a prolungare l’esperienza dei turisti sulla Rupe e nel territorio portandoli quel tanto che c’è da scoprire e vivere”.

Sulla stessa linea Marco Sciarra, gestore del Pozzo della Cava e membro dell’Associazione “Orvieto Carta Unica” presieduta da Gianluca Polegri, una delle prime realtà a riunire i monumenti cittadini in un circuito, che ha confermato la grande volontà di collaborare, incentivando anche la vendita online dei biglietti. Ha salutato positivamente l’interazione tra pubblico e privato, il sindaco e assessore al Turismo, Roberta Tardani, che ha invitato a superare il cronico frazionamento che genera confusione.

“Il progetto di marketing territoriale che come Amministrazione abbiamo avviato – ha detto il primo cittadino – va proprio nella direzione di dare un’immagine della città e messaggi univoci. È desiderio di tutti promuovere Orvieto anche attraverso eventi attrattivi, di qualità, senza sovrapposizioni. Per innalzare il livello servono servizi. È un percorso non rapido ma, dopo uno stop così lungo, le energie si sono ricaricate per ripartire”.

(Fonte: orvietonews.it)

 

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