La melodia della Politica: festa dei lavoratori,

primo maggio, Formula Uno e Politica

0
801

Autodromo di Imola, curva del “Tamburello.” Paura di morire e voglia di vivere 26 anni dopo.

Il mio nome è Ayrton e faccio il pilota e corro veloce per la mia strada”(L. Dalla – P. Montevecchi)

“Chiedi a chiunque cosa faceva il giorno in cui morì Ayrton Senna e tutti saranno in grado di rispondere”.

 

Verso le ore 14,00 del primo maggio del 1994, Ayrton Senna comincia il suo mondiale; dopo due gran premi a zero punti, ora una pole position, con accanto il tedesco Roland Ratzenberger.

Il tempo di una stretta di mano con quell’austriaco dai capelli neri, dal sorriso franco. Partenza, via. 

Al sesto giro, davanti ai box, Ayrton ha qualche metro di vantaggio su Schumacher e si tuffa al “Tamburello” quando un urlo scuote l’autodromo di Imola: la Williams che carambola impazzita e il resto del gruppo che cerca di evitare i rottami della macchina. Ayrton Senna non ce la fa; la Formula Uno torna ad avere paura.

Poi, verso la fine dell’estate del 1994, il paroliere Paolo Montevecchi di Forlì scrive per Lucio Dalla un testo che parla di un pilota di Formula Uno, dei compromessi, della vita e della morte.

Lucio Dalla è un amante sincero dello sport e ovviamente lo appassiona anche la Formula Uno, i suoi piloti, quella loro capacità di superare il limite che li rende agli occhi della gente dei semidei.

Lucio Dalla scherza anche sulla sua di morte ed ha una visione tutta sua della Politica; in una intervista gli si chiede se è favorevole o contrario alla presenza dei politici ai funerali di Stato; «Contrario», risponde il cantautore. Allora il giornalista  lo incalza: «Lo sa che al suo funerale i politici ci saranno? E diranno “è stata la colonna sonora della nostra vita”». Con un largo sorriso, Lucio Dalla rispose: «Allora è un’ottima ragione per non morire mai!».

 

Musica, Formula Uno e Politica ricordano che il primo maggio non è solo la “Festa dei Lavoratori”, ma anche il giorno in cui 26 anni fa il campione di Formula Uno Ayrton Senna entra nella leggenda, dopo una esistenza alla massima velocità. Oggi, dopo 26 anni, il primo maggio il Paese si prepara a ripartire, dopo l’emergenza del Corona Virus; se la voglia vivere prenderà il posto della paura di morire, ecco, lì, in quell’esatto istante, finirà la sopravvivenza ed inizierà una nuova vita.

Buon primo maggio

Avv. Matteo Leoni

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo sui Social