LA MAMMA DI SAMUELE NON SI ARRENDE

Sonia Sorbelli pur nel suo grande dolore, vuole la verità e non accetta la versione che sta circolando nei media

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Sonia, (che conosco personalmente, così come conoscevo Samuele), è una donna forte e una madre altrettanto attenta e premurosa, chiede e vuole giustizia per suo figlio ed è uscita dalla riservatezza, pronta ad andare fino in fondo.

Infatti come sarebbero andate le cose, (fino ad ora raccontate), riguardo la morte di Samuele, sembrano essere dissonanti con il carattere e le abitudini del giovane, era uno sportivo, un lavoratore, con i valori delle vita che Sonia gli ha sempre insegnato e trasmesso.

Sussistono ancora molte zona d’ombra, contraddizioni e fatti da chiarire, che messe tutte insieme non convincono Sonia.

Le parole della mamma di Samuele

«Un ragazzo pieno di vita»,  ha detto Sonia Sorbelli dalla cantinetta della propria casa. Ha parlato da qui, perchè forse quest’angolo, più di ogni altra parte della propria abitazione, esprime la voglia di vivere di quel ragazzo. «Questo – è stato raccontato – è il luogo dei suoi momenti di allegria. Qui Samuele, ma anche i suoi fratelli, amava incontrarsi con gli amici per le cene. Qui ha festeggiato anche il suo ultimo compleanno». Sonia era coinvolta in questi momenti di gioia, le piaceva preparare da mangiare per i ragazzi, essere complice della loro allegria. E’ ancora presente, la scritta alla finestra ‘Tanti auguri’. Sonia è stravolta dal dolore per l’assenza del figlio e la ricostruzione della trans Patricia, accusata di omicidio preterintenzionale, cioè la ragione di un appuntamento sessuale finito male, per Sonia non corrisponde a quanto accaduto quella sera a Sant’Andrea delle Fratte, nella periferia perugina.

Quella ricostruzione che non la convince «Lei è in giro come se niente fosse, mentre mio figlio è morto ammazzato», ha detto Sonia parlando di Patricia. «Voglio capire – ha continuato la mamma di Samuele – cosa è realmente accaduto perché è accaduto qualcosa che non si sa e io non credo assolutamente a quello che racconta questa persona, troppe cose non tornano». Nella sua compostezza e dignità, sostenuta dai legali Valter Biscotti e Brenda Ercolani, Sonia sottolinea la vicinanza espressa da quanti conoscevano Samuele: «Era amato da tutti, si è visto anche durante i funerali, c’erano tantissimi ragazzi, gli amici suoi e quelli dei suoi fratelli, la chiesa e la piazza piena». Sonia racconta quella drammatica sera: «Samuele a un certo punto non ha risposto più al telefono. Non lo faceva mai. Mi sentivo che c’era qualcosa che non andava, avevo una sensazione negativa, un presentimento che fosse accaduto qualcosa. Poi la mattina mi hanno dato la notizia»

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