Dai Castelli del Trasimeno al capoluogo, il percorso dei fantasmi

Quinta e ultima tappa della provincia di Perugia

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Castello di Sagrivit©Chantal Sikkink

 

Ci eravamo lasciati la scorsa volta sulla strada per Città della Pieve.  Proseguendo verso Ovest nel nostro viaggio alla ricerca dei castelli umbri, tappa d’obbligo è il lago Trasimeno e il suo comprensorio.

Un primo stop va sicuramente fatto a Panicale, sede del castello omonimo, del XV secolo, chiamato anche “la Terrazza del Trasimeno” e di molte altre strutture architettoniche di grande interesse. Più a est, troviamo poi il Castello di Mongiovino del quattordicesimo secolo, ora agriturismo e, spostandosi ancora più verso il lago, il Castello di Montalera, del decimo-dodicesimo secolo, di proprietà privata.

Altra fermata irrinunciabile, proseguendo per Castiglione del Lago, è la Rocca del Leone del tredicesimo secolo. La struttura è visitabile, si può camminare nelle mura, ma anche salire sulle torri, godendo della splendida vista sul lago e le sue isole.  Da metà giugno a fine estate la Rocca si trasforma in un cinema all’aperto, dove si proiettano anche film in lingua inglese.

 

Castiglione del Lago
Castiglion del lago©Chantal Sikkink
Castiglione del Lago il Castello veduta ©Chantal Sikkink

Da Castiglione è d’obbligo passare per Tuoro sul Trasimeno, dove troviamo il Castello di Montegualandro del tredicesimo secolo. La struttura, purtroppo, non è visitabile, in quanto proprietà privata.  Arrivati qui si può scegliere di andare a Passignano sul Trasimeno o proseguire verso Lisciano Niccone, dove ha sede un bellissimo relais nel Castello di Reschio dell’ undicesimo secolo.   Riscendendo, si può passare, poi, per il Castello Torre di Fiume, del quattordicesimo secolo, restaurato ma non visitabile, in quanto di proprietà privata.

Rocca di Passignano
Rocca di Passignano ©Chantal Sikkink

Su  Passignano sul Trasimeno svetta la  Rocca Medievale, ora sede del Museo delle barche.  Da Passignano, volendo, si può anche andare all’Isola Maggiore dove tuttora è in via di ristrutturazione il castello del quattordicesimo secolo, oppure andare all’Isola Polvese per una visita alla Rocca del quindicesimo secolo.

 

Isola Maggiore
Isola Maggioreo©Chantal Sikkink

Lasciando Passignano alle spalle e dirigendosi verso Magione si incontra il Castello Borgia del diciottesimo secolo. La struttura e  di proprietà privata. Di questo posto ha parlato lo scrittore anglo toscano, Giorgio Harold Stuart. Nello specifico, l’uomo ha descritto, in un libro, un’esperienza esoterico-soprannaturale vissuta proprio in questo luogo.

 

 

Montecolognola©Chantal Sikkink

Dopo Castello Borgia potete valutare se passare per Montecolognola, castello del tredicesimo-quattordicesimo secolo, del quale sono rimasti mura e torri, o continuare lungo il lago, passando per Monte del Lago,  dove incontrerete, anche se “purtroppo” mal messo, l’impressionate Castello di Zocco del tredicesimo secolo.

Castello di Zocco©Chantal Sikkink

Più avanti incontrerete  San Savino, dove svetta la torre triangolare, in ricordo del suo castello, anch’esso del dodicesimo secolo.  Volendo, potete proseguire per Agello, passando per il Monte Buono, tristemente conosciuto come teatro dell’eccidio dell’8 giugno 1944, oppure svoltare e dirigervi verso Magione.

Del castello di Agello sono rimasti pochi resti: parte d’una torre e tratti delle mura, in parte inglobate nel tessuto urbano.  Come San Savino anche questo castello è stato costruito nel dodicesimo secolo.  Da Agello potete andare in direzione Pievaiola e prendere per Tavernelle per andare a vedere ciò che resta del Castello di Monte Petriolo, anche esso del dodicesimo secolo.  In questa tappa del nostro tour optiamo per il percorso che porta da Montecolognola direttamente a Magione.

Magione, oltre alla Torre dei Lombardi (detta anche dei Lambardi), del dodicesimo-tredicesimo secolo, ora usata per ospitare delle mostre, possiede un bellissimo castello dei Cavalieri di Malta, Castello di Sagrivit, del dodicesimo secolo, che, previa prenotazione, si può visitare.  In estate ospita il Trasimeno Music Festival (altre foto del Castello le trovate in calce a questo articolo).

 

 

Castello di Sagrivit©Chantal Sikkink

Vicino a Magione troviamo il Castello di Montesperello, del quindicesimo secolo, oggi trasformato in appartamenti di lusso.  Meglio proseguire per San Giovanni del Pantano, dove si ergono il bellissimo Castello di Antognolla (ahimè sempre “di lusso”), dell’undicesimo secolo, il Castello del Bisciaro del quindicesimo secolo, ristrutturato e abbandonato, il cui nome deriva dai bambini (o bisci) non voluti che una volta ci abitavano, e il Castello di Gualterotta, del quattordicesimo secolo, ridotto purtroppo in rudere.

Castello di Antognolla
Castello di Antognolla©Chantal Sikkink

Prendendo la strada per Migiana di Monte Tezio, troviamo  l’impressionante Castello di Procoio o Procopio, del quindicesimo secolo, dove, tra l’altro, ha soggiornato Elton John con la sua famiglia nel 2014.

Siamo alle porte di Perugia. Scendendo verso la città, a Ponte Pattoli, incontriamo il Castello Rustichelli del dodicesimo secolo, privato e Ramazzano, con l’omonimo Castello del dodicesimo secolo, affittabile per eventi vari.

Perugia e le 70 Torri

Perugia, sede della splendida Piazza IV Novembre e dell’imponente Arco Etrusco, una volta era conosciuta come “Turrena”, proprio perché ricca di torri. Pensate solo che, nel XIII secolo, essa ne contava ben 70.  Molte di esse sono crollate per via dei numerosi terremoti che si sono succeduti nel corso del tempo, altre sono cadute sotto i colpi delle continue guerre che hanno visto protagonista la città. Altre ancora sono state inghiottite dall’imponente costruzione della Rocca Paolina, costruita tra il 1540 e 1543 per volere di papa Paolo III per punire i Perugini di essersi ribellati alla tassa sul sale.  Le Torri rimaste e ben riconoscibili sono Torre degli Sciri, il Cassero di Porta di Sant’Angelo, la Torre dei Donati, la Chiesa-Torre ossia Sant’Ercolano (XIII-XIV). Altre strutture sono diventate delle “case-torri”, come ad esempio quella che si trova all’angolo tra via Fratti e via Stella e la torre di Madonna Dialdana (inglobata dal Palazzo Comunale).

La città vanta anche uno splendido castello, perfettamente conservato. Si tratta del Castello di Monterone.

 

Castello di Monterone©Chantal Sikkink

La struttura dell’undicesimo secolo, un tempo legata ai templari, che lo usarono come ospizio per i pellegrini, attualmente è un albergo di lusso.

Catello di Monterone Vista©Chantal Sikkink

 

Castello do Monterone Esterno©Chantal Sikkink

Anche San Sisto ha un castello dell’undicesimo secolo, di cui però rimangono solo rovine, ben visibili anche da lontano.  Potete decidere se chiudere la tappa andando a Cenerente oppure prendere per Torgiano.

Se optate per il percorso che porta a Cenerente, potete decidere se passare per Corciano dove si trova il Castello della Pieve del Vescovo del quattordicesimo secolo, ora sede di una scuola edile.  A Cenerente incontriamo l’ultimo castello della tappa e ultimo con un fantasma, il Castello dell’Oscano, del quattordicesimo secolo, ora hotel-ristorante.

Si dice che tra le stanze di questa imponente struttura, ogni notte, appaia una donna velata intenta a vagare tra i corridoi del castello.

Castello Oscano©Chantal Sikkink

Vivamente sconsigliato lasciarsi sedurre dal fascino e dalla curiosità di seguirla, visto che i temerari che si sono cimentati nell’avventuroso inseguimento, sarebbero stati colpiti da pesanti maledizioni.

Tour classici e alternativi

Chi ha paura di avvicinarsi troppo al Castello dell’Oscano, può sempre sorvolarlo, sfruttando la mongolfiera della Balloon Adventures, Bevagna. L’Umbria è bellissima  anche vista dall’alto!

Se invece si decide di proseguire il percorso via terra, in maniera alternativa, si può affittare una moto (da cross) o una vespa. I più atletici possono regalarsi un tour a piedi, sfruttando la via Francigena o i percorsi del CAI.

Da Perugia a Torgiano

Chi sceglie, una volta arrivato a San Sisto di proseguire in direzione Torgiano, potrà godere della bellezza del Castello di Rosciano e della Torre Baglioni del tredicesimo secolo che, tra l’altro, è visitabile.

Il Castello di Rosciano, dell’undicesimo secolo, oggi ristrutturato e affittabile per matrimoni e cerimonie, vede legate a sé tre leggende legate ad altrettanti fantasmi.  La prima narra del nobile Tancredo, vissuto nel XIII secolo, talmente legato a questi luoghi, da pretendere a tutt’oggi, un posto riservato a tavola; la seconda vede come protagonista lo zio di Tancredo, un frate benedettino che in molti dicono di aver visto vagare nei boschi, durante le battute di caccia o le passeggiate alla ricerca di funghi. La terza storia, vede come protagonista una dama che venne segregata nella sua stanza, in attesa del suo amato cavaliere, impegnato nelle Crociate in Terrasanta.

Come se non bastasse, pare che tra le mura del castello sia nascosto un tesoro in oro massiccio, una chioccia con sette pulcini!  Nessuno però lo ha mai trovato!

Da Torgiano non si può non andare a Bettona, un borgo fortificato, menzionato tra i borghi più belli d’Italia.

Penultima  tappa: Castelleone, dove sorge l’omonimo castello, edificato nel XII secolo, con successive aggiunte e modifiche nei secoli XV, XVI e XIX. Questo splendido luogo è visitabile.

Last but not least, da visitare è sicuramente Casalina con la sua Rocca del quattordicesimo secolo, ora  albergo-ristorante, dove magari cenare prima di rientrare a casa.

Il nostro tour in provincia di Perugia è terminato. La prossima tappa ci vedrà impegnati nella riscoperta di castelli e borghi della provincia di Terni.

Castello di Sagrivit©Chantal Sikkink
Scorcio Castello di Sagrivit©Chantal Sikkink
Torre Castello di Sagrivit©Chantal Sikkink

 

1) Castelli, Torri, Manieri e Rocche Umbre
2) Castelli in Umbria, tra fantasmi e Santi – Seconda Parte
3) Terza tappa, in giro per i castelli umbri… con e senza fantasmi
4) Fantasmi del passato e del presente nascosti fra le mura dei nostri castelli
5)  Dai Castelli del Trasimeno al capoluogo, il percorso dei fantasmi
6)  Castelli, borghi e oscure presenze della provincia di Terni
7)  I Castelli da San Gemini a Terria e il fantasma della Farnese
8) Castelli, torri e fantasmi di sanguinarie nobildonne!

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