CORONAVIRUS: IL PERCHE’ DI SOLI 2 CONTAGI

Todi, in proporzine al numero dei propri abitanti, si sta rivelando una "isola felice" come numero di contagiati e guariti, una città virtuosa, grazie anche al suo Sindaco che ha messo in campo azioni mirate e immediate

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Il Sindaco di Todi Antonino Ruggiano
Il Sindaco di Todi Antonino Ruggiano

 

Se un Sindaco, risponde di domenica ad una intervista e con questa particolare situazione, è cosa rara ma sinonimo di grande attaccamento alla propria città e ai propri concittadini, usa ogni “arma mediatica” per divulgare ottimismo, determinazione e coraggio alla popolazione e agli addetti ai lavori.

Antonino Ruggiano, Sindaco di Todi, ha subito compreso che la comunicazione riveste un ruolo fondamentale per creare un rapporto costante con i Tuderti, da diversi giorni egli realizza una diretta video in Facebook, per aggiornare la cittadinanza, per motivarla ai giusti comportamenti e per riprenderla quando nota un atteggiamento non idoneo al rispetto delle regole per contenere il Coronavirus.

Intervista al Sindaco di Todi

“In sintesi, quanti abitanti ha il comune di Todi e quanti sono gli attuali contagiati? Da quanto perdura questa positiva situazione?”

“Noi siamo circa 17000 residenti, ma nel comune vivono altre 3500 persone circa, stranieri non residenti.
Al momento abbiamo avuto 5 contagiati, dei quali 2 guariti.
Siamo quindi a tre, di cui uno in ospedale a Perugia.
Sostanzialmente, quindi, nel comune abbiamo due soli casi, ben controllati ed isolati.”

“Quali sono le azioni ed i provvedimenti da lei intrapresi per giungere a tale importante risultato?”

“Io credo che siamo stati molto fortunati.
Nel concreto noi siamo abbastanza pronti alle emergenze.
Abbiamo una grande struttura di protezione civile, sulla quale investiamo e lavoriamo sempre.
Circa 80 volontari con decine di mezzi, unità anfibia, sommozzatori, cinofile.
Uffici mobili, cucine da campo.
Una sede operativa, dove abbiamo aperto il COC, all’avanguardia.
Insomma, Claudio Serrani il responsabile ha messo in piedi una macchina efficientissima.
Su queste basi, mi sono assunto la responsabilità di renderci operativi già alla fine di febbraio.
Il COC è stato aperto il 10 marzo, primo in Umbria, ma già erano al lavoro da tempo.
Siamo partiti con molto anticipo sugli altri.”

“Quanto ha inciso la sua tempestiva azione rapida e preventiva?”

“Questo non so dirlo.
Di certo, tuttavia, aver cominciato la attività di sensibilizzazione con tanto anticipo ha avuto efficacia.
Io, ad esempio, ho cominciato a parlare on line in diretta con la città ogni giorno con largo anticipo.
Nel nostro piccolo, ci ascoltano circa 15000 persone al giorno.
Evidentemente ascoltano.
Poi ha inciso sicuramente l’attività del COC.
Abbiamo fornito la spesa a casa e le medicine a casa a circa 70 famiglie in difficoltà.
Se si moltiplicano per 20 giorni fanno almeno 1400 persone in giro in meno.
Infine il lavoro coordinato delle forze dell’ordine, al quale va il nostro ringraziamento.
Quotidianamente ci si confronta sui servizi di controllo che saranno effettuati e, tutti insieme, tra carabinieri, guardia di finanza, polizia stradale e polizia municipale abbiamo garantito una serie incredibile di controlli.
Da ultimo, i presidi di protezione individuali.
Grazie al nostro coordinamento e al lavoro volontario di aziende del territorio, abbiamo prodotto migliaia di mascherine, distribuite a tutti gli operatori.
Insomma un lavoro di squadra che contende orgogliosi.”

“Chi si sente di ringraziare per quello che siete riusciti a fare a Todi in un momento così difficile per l’intera Italia?”

“Tutti quanti, Todi si è stretta ed unita intorno al Sindaco, senza distinzioni e senza colori.
Un bell’esempio.
Davvero.”

“Cosa chiede ai suoi concittadini per mantenere questo alto standard di sicurezza e di lotta contro il Covid19?”

“Chiedo solo di continuare ad essere attenti.
Sanno già come fare.
Di loro sono orgoglioso.”

 

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