CI ASPETTA UN INVERNO FREDDO E NEVOSO

Almeno da quanto emerge da un'analisi degli esperti

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inverno freddo e nevoso

In primavera, i meteorologi avevano previsto e puntualmente avvenuta, un’estate molto calda ed afosa. Gli stessi esperti ora prevedono, con le dovute cautele, un inverno all’insegna di venti freddi e diverse precipitazioni nevose, in tutta la nostra penisola. Di seguito le previsioni di meteo.it che tengono conto di particolari situazioni a livello europeo che potrebbero portarci verso un inverno particolarmente freddo. Ovviamente tali previsioni sono caratterizzate dall’uso del condizionale, in quanto non c’è assoluta certezza che questo possa accadere.

Le previsioni di meteo.it

Con settembre ci avviamo ufficialmente verso il semestre invernale che mai come quest’anno mostrerà dinamiche bizzarre e sorprendenti. A tal proposito, sulla base delle prime TENDENZE STAGIONALI, possiamo confermarvi fin d’ora che, l’inverno 2019/2020 potrebbe essere più freddo della norma e soprattutto con un discreto carico di NEVE, con un precoce raffreddamento del comparto russo-siberiano, il vero serbatoio del gelo. Il FREDDO invernale potrebbe dunque giocare d’anticipo a causa di una figura fondamentale che riuscirebbe a manovrare il clima europeo: parliamo dell’alta pressione delle Azzorre.
Vediamo in che modo.

La bolla di aria più calda stazionaria tra la penisola Iberica e le Azzorre, tenderà, svariate volte, ad emigrare verso Nord, per poi piegare verso Est. Nel concreto, l’anticiclone oceanico raggiungerebbe Spagna, Francia e Gran Bretagna, per poi dirigersi addirittura verso Norvegia e Scandinavia. L’arrivo di aria calda a latitudini così settentrionali riuscirà a mettere in moto le prime colate di aria più fredda (di origine polare marittima) che saranno costrette a percorrere strade diverse da quelle usuali e a dirigersi quindi verso il Mediterraneo e dunque anche verso l’Italia (in modo retrogrado).
E’ ipotizzabile, quanto meno secondo gli aggiornamenti a lunghissimo termine, un precoce ritorno della NEVE a quote basse ed eccezionalmente anche in pianura (diciamo tra metà e fine novembre), soprattutto al Nord (Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna), con scirocco al Sud e sulle regioni adriatiche.

Questo potrebbe essere solo l’antipasto poiché tra dicembre, gennaio e febbraio il nostro Paese potrebbe essere obiettivo di colate artico-continentali che dalla Russia terminerebbero la loro corsa verso l’Italia con la nascita di vortici perturbati, responsabili di nevicate intense e durature. Non sarà una sorpresa il ritorno dell’orso russo-siberiano o BURIAN che farà “tremare dal gelo l’Italia”. A turno quindi, tutto il nostro paese potrebbe vivere “episodi bianchi”. Prematuramente il Nord, poi anche il Centro e successivamente il Sud (con attacchi da Est, dai Balcani).

Quali sono altre cause che ci proietteranno verso una probabile stagione molto fredda e nevosa?
Qualcuno non esclude che potrebbe essere lo zampino dello stratwarming, l’anomalo ed inconsueto riscaldamento della stratosfera che si sta registrando al Polo Sud.
Ovviamente seguiremo l’evolversi della situazione per ulteriori conferme in merito.

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